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Multe al semaforo rosso, da oggi non sono più valide | Ecco come annullarle per legge

Multe al semaforo rosso, cambia tutto? L’incredibile decisione della cassazione non è affatto passata inosservata. Ecco perché è stato deciso ciò che vedremo adesso, i dettagli.

Il semaforo è un congegno molto utile, munito di tre colori diversi; verde, passaggio libero; giallo, fermarsi prima dello stop; e rosso, fermare l’auto in ogni caso. Se non facciamo ciò, rischiamo una multa veramente pesante, che è davvero difficile da evitare dato che il codice della strada parla molto chiaramente.

E altrettanto chiaramente, come vedremo, ha parlato la cassazione. Una sentenza chiara, che spiega tutte le motivazioni alla base della scelta di non penalizzare un conducente di un’automobile. Già, ma perché? Adesso lo scopriremo, anche se effettivamente appare abbastanza strana come scelta.

Semaforo rosso

Il semaforo è un congegno molto utile, munito di tre colori diversi; verde, passaggio libero; giallo, fermarsi prima dello stop; e rosso, fermare l’auto in ogni caso. Se non facciamo ciò, rischiamo una multa veramente pesante, che è davvero difficile da evitare dato che il codice della strada parla molto chiaramente.

E altrettanto chiaramente, come vedremo, ha parlato la cassazione. Una sentenza chiara, che spiega tutte le motivazioni alla base della scelta di non penalizzare un conducente di un’automobile. Già, ma perché? Adesso lo scopriremo, anche se effettivamente appare abbastanza strana come scelta.

Multe al semaforo rosso: quando rischiamo di prenderla

Iniziamo dal principio; per quanto riguarda le norme del codice della strada sul semaforo rosso, è considerata contravvenzione quando un utente non rispetta la segnaletica. Secondo l’articolo 41 del codice della strada, quando la luce accesa è rossa bisogna rispettarla senza sé e senza ma. Se non è presente la cosiddetta striscia d’arresto, i veicoli non devono superare comunque il semaforo, così come le strisce pedonali o la segnaletica.

Per quanto riguarda la multa, possono esserci i vigili urbani nelle vicinanze che vedono il comportamento scorretto di un guidatore o di qualsiasi altro utente della strada. In questo caso, il soggetto può essere immediamente fermato. La multa arriverà a casa entro tre mesi da quando l’infrazione è stata commessa.

Multe semaforo rosso: cifre e possibile ricorso

Chi passa con il semaforo rosso, rischia una multa e pure la decurtazione dei punti della patente; da 163 a 643 euro se l’infrazione varia tra le 7 e le 22 e da 200 a 646 se avviene fra le 22 e le 7. Se la multa viene pagata entro 5 giorni dalla notifica, l’importo può essere scontato del 30%. La decurtazione può essere di 6 punti della patente di un guidatore “normale”; per un neopatentato invece diventano dodici.

Attenzione a non ricommettere la stessa infrazione. Se accade durante il solito bimestre, viene sospesa la patente fino ad un massimo di tre mesi. Per quanto riguarda il ricorso, può essere fatto andando dal giudice di pace entro un mese dal fatto avvenuto e costa 43 euro (se la multa non supera i 1100), al prefetto entro 60 giorni ed è gratuito e in autotutela presso l’ente che ha emesso la multa.

Multe semaforo rosso: può essere annullata, ecco il precedente

Non tutte le infrazioni al semaforo rosso sono da considerarsi valide. Sono infatti nulle quelle rilevate con un apparecchio automatico con una lanterna semaforica ripetitrice di quella posta all’inizio dell’incrocio vicino alla strsicia di arresto. Così ha deciso il 3 marzo scorso la Corte di Cassazione, anche se potrebbe benissimo trattarsi di un errore.

Semaforo rosso, la sentenza che cambia tutto

Già, perché i giudici parlano di decreti ministeriali di approvazione del rilevatore di infrazioni del semaforo. E pongono una condizione per l’utilizzo automatico, ovvero la presenza della lanterna ripetitrice. Questa interpretazione della cassazione prende alla lettera i decreti, che delucidano pure sulla documentazione; deve essere fotografica e deve essere – soprattutto – visibile sia la panoramica dell’intersezione controllata che la lanterna.

Ma non è detto che quest’ultima sia obbligatoria. In parole povere, quindi, i decreti richiedono che nel fotogramma sia visibile almeno una delle due lanterne (se ce n’è più di una). Insomma, si va molto a interpretazione. Ed è la grande differenza fra rispettare la legge o meno, prendere una multa o meno e così via.

Roberto Torcolacci

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