Allerta dall’EMA, ritirato dal commercio questo diffusissimo farmaco | Pericoloso

Il freddo è ormai arrivato e con esso anche l’influenza, ma è fondamentale prestare attenzione ai farmaci che si decide di assumere. Alcuni di questi, adatti per combattere la tosse, sono stati ritirati sul mercato.

L’influenza si sta rivelando più pesante del passato, come dimostrano le tante persone che si trovano a letto alle prese con sintomi che impediscono di lavorare anche solo se si opera in smart working. A differenza di qualche anno fa, a esserne colpiti non sono solo gli anziani, per tradizione una categoria a rischio, ma anche i più giovani. I sintomi più comuni sono dolore alle ossa e ai muscoli, febbre che compare improvvisamente, tosse, mal di gola, raffreddore, congiuntivite e mal di testa.

Farmaco ritirato (crmag.it)
Farmaco ritirato (crmag.it)

Tosse e non solo tra i sintomi dell’influenza

Sulla base di quanto indicato dagli esperti, chi ha preso l’influenza australiana guarisce in genere entro una settimana, solo in pochi casi si arriva a due settimane, senza la necessità di assumere farmaci specifici.

Maggiore cautela deve essere osservata dalle donne in gravidanza bambini fra i 6 mesi e i 5 anni, anziani, pazienti con malattie croniche o sottoposti a terapie che indeboliscono il sistema immunitario, obesi gravi e personale sanitario.

Particolarmente utili in un’ottica di prevenzione possono rivelarsi quei comportamenti che abbiamo imparato a conoscere nel pieno della pandemia, ovvero lavaggio frequente delle mani, distanziamento e utilizzo delle mascherine utili per evitare di contrarre i virus respiratori. A questo si può aggiungere il riposo a casa, che deve essere il più possibile calda, unito all’assunzione di almeno due litri di acqua al giorno, utili non andare incontro alla disidratazione.

Attenti a questi farmaci

Se si vuole che l’influenza possa passare in tempi più rapidi, l’assunzione di farmaci specifici è raccomandata. Ovviamente sarebbe bene agire su consiglio medico, in modo tale da puntare su quelli ritenuti più adatti per risolvere i sintomi manifestati.

In genere per alleviare i dolori e far scendere la febbre si punta si punta paracetamolo o ibuprofene (niente antibiotici, che non funzionano contro i virus). Ben diverso è invece in genere il comportamento da seguire se si ha la tosse, che può arrivare a durare qualche giorno in più. In questo caso si ricorre uno sciroppo, che può variare a seconda di tosse secca o grassa.

Sul mercato ne esistono di vario genere, ma alcuni di questi non sono ora più in vendita su esplicita decsione dell’EMA (L’Agenzia Europea per i Medicinali), che nn ha reso più disponibili quelli contenenti folcodina. Questo non possono quindi essere assunti né venduti in tutta l’Unione Europea.

malato tosse influenza
La tosse può essere davvero fastidiosa Foto | Canva

La presa di posizione è arrivata dopo avere verificato gli effetti manifestati da alcune persone che li avevano presi. Secondo quanto evidenziato da uno studio, l’uso di folcodina può portare a reazioni allergiche che possono arrivare a mettere a rischio la vita, soprattutto se assunta fino a 12 mesi prima di un intervento chirurgico. E ovviamente è difficile prevedere un anno prima di dover finire sotto i ferri, quindi meglio giocare di anticipo e impedire che qualcuno possa assumere queste medicine.

La folcodina viene in genere consigliata per combattere la tosse secca ed è presente in diversi prodotti conosciuti commercialmente come Dimetane, Biocalyptol e Broncalene. La raccomandazione fatta spinge i medici di base anche a chiedere ai pazienti se l’hanno assunta recentemente per poter agire di conseguenza e provare a correre ai ripari.

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