Uso del contante, cambia tutto nel 2023: attenzione a come pagate

La maggioranza di centrodestra ha approvato alle ultime battute la Legge di bilancio, scongiurando lo spauracchio dell’esercizio provvisorio

Le tematiche fiscali hanno animato il dibattito politico degli ultimi giorni del 2022. Ora, però, con l’avvento del nuovo anno, una serie di provvedimenti è entrata in vigore. Ecco, nel dettaglio, quali le nuove regole che dovremo seguire per i nostri pagamenti, soprattutto.

Cosa cambia sull'uso del contante (Ansa) 2.1.2023 crmag
Cosa cambia sull’uso del contante (Ansa)

Il dibattito politico, come detto, è stato molto acceso. Questo perché le tematiche economiche sono molto polarizzanti. Ovviamente, a fare la parte del leone nella diatriba tra partiti, il tanto discusso Reddito di cittadinanza che il Governo presieduto da Giorgia Meloni vuole, progressivamente eliminare, considerandolo una mera forma di assistenzialismo.

Altro tema molto divisivo, quello delle pensioni. L’Italia è un Paese “vecchio”. Andare, quindi, a migliorare il sistema pensionistico potrebbe significare la qualità della vita degli italiani, dato che i genitori e i nonni spesso rappresentano una forma di welfare per le famiglie. Vi è poi la tassazione, con la “flat tax”, da sempre sogno di tante forze politiche di centrodestra (Forza Italia e Lega su tutte) e, invece, avversata da Movimento 5 Stelle e centrosinistra.

Da ultima, molto accesa la discussione sul contante. Dopo gli anni dei Governi di Giuseppe Conte e Mario Draghi, che hanno portato a una progressiva crescita dell’utilizzo della moneta elettronica, il centrodestra vorrebbe tornare al passato. Alla fine, la Legge di bilancio, approvata in limine alla fine del 2022, ha portato alcune novità. Ecco quali.

Cosa cambia sull’uso del contante

Come detto, la maggioranza di centrodestra, ha approvato alle ultime battute la Legge di bilancio, scongiurando lo spauracchio dell’esercizio provvisorio. La legge racchiude diversi provvedimenti e diverse misure. Concentriamoci in massima parte su contante e pos. Ecco, dopo settimane di guerra e annunci, cosa cambia.

Salta la norma sul Pos: tornano le multe per gli esercenti che rifiutano i pagamenti con carta e scompare il tetto dei 60 euro, mentre viene istituito un tavolo per valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche di valore fino a 30 euro. Queste due delle misure principali.

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Cosa cambia sull’uso del contante (Ansa)

Resta però l’innalzamento del tetto al contante a 5 mila euro, a partire dal primo gennaio 2023. Previsti diversi interventi di tregua fiscale, come la sanatoria delle irregolarità formali sulle dichiarazioni dei redditi, una forma speciale di ravvedimento, la definizione agevolata degli atti di accertamento, la conciliazione agevolata, la regolarizzazione dei versamenti e l’annullamento automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro. Infine, prorogati fino al 30 giugno 2023 i permessi delle occupazioni di suolo pubblico per il settore della ristorazione, mentre c’è l’ok alla norma che stabilisce il sistema di tassazione delle criptovalute. Infine, i debiti fiscali delle società sportive possono essere saldati in 60 rate con una maggiorazione del 3 per cento da versare contestualmente alla prima rata. La cosiddetta norma “salva-calcio” che ha suscitato, ovviamente, grandi polemiche.

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