Devi sapere che lavorare così può farti impazzire, ecco un’abitudine da cambiare subito. Tutte le informazioni utili.
Con il tempo si è affermata, per fortuna, una cultura del lavoro “sano”, in cui si riconosce l’importanza del benessere del lavoratore, non solo per la sua salute, fisica e mentale, ma anche per la sua produttività e alla fine anche per la serenità di tutto l’ambiente di lavoro in cui opera.
Insomma, lavorare bene, con produttività, efficienza ed efficacia, all’interno di un ambiente di lavoro sereno, stimolante e a sua volta produttivo, richiede il benessere del lavoratore, insieme al rispetto dei tempi e dei riposi. Non è affatto vero, come si credeva erroneamente fino a non molto tempo fa, che lavorare tanto, a ritmi intensi e frenetici, con carichi di lavoro straordinari aumenti la produttività e l’efficienza di un ambiente di lavoro. Alla lunga, burn out, stress e errori, inevitabili, peggiorano la qualità e anche la quantità del lavoro.
Lavorare troppo e lavorare sotto stress significa lavorare male, con danni alla salute personale e all’ambiente di lavoro. Per questo motivo c’è un’abitudine da cambiare subito, se non si vuole impazzire. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Periodi di lavoro extra possono capitare a tutti. È normale e gli straordinari vengono spesso richiesti dalle aziende, a patto che non ne abusino. Esistono, tuttavia, persone che tendono a esagerare con il lavoro. Liberi professionisti che stanno sempre al lavoro o dipendenti che fanno di continuo gli straordinari, anche per i colleghi. Se un tempo questa dedizione al lavoro era premiata, nello stesso ambiente di lavoro, con compensi extra, promozioni, premi e avanzamenti di carriera, così come nella società, lo stacanovista era un modello da imitare, oggi invece suscita qualche perplessità.
I dubbi riguardano non solo l’efficienza e la produttività di chi lavora troppo, oltre un certo numero di ore la concentrazione inevitabilmente viene meno e i carichi eccessivi sono controproducenti, ma anche la salute mentale. Lavorare troppo e troppo a lungo danneggia la salute, soprattutto quella mentale, provocando disturbi come: stress cronico, ansia, depressione, psicosi e manie. A loro volta questi disturbi possono creare dipendenze da farmaci, droghe e alcol. Un circolo vizioso molto pericoloso dal quale si rischia di non uscire più. Non solo disturbi psichiatrici causati dal troppo lavoro. Secondo recenti studi scientifici, al contrario, sono i disturbi mentali alla base dell’eccesso di lavoro. In poche parole, è lo stacanovismo stesso ad essere una malattia.
Gli stacanovisti, in realtà, sono delle persone affette da un disagio mentale o da un disturbo come ansia, stress e depressione a cui cercano di rimediare, o provano a nascondere, lavorando di più. Il carico di lavoro, però, non fa che peggiorare la loro condizione.
In questi casi, è bene riconoscere subito il problema di cui si soffre e rivolgersi a degli specialisti per una terapia appropriata. Ammettere che lavorare troppo non è salutare, riconoscere di avere un problema e che gli straordinari al lavoro non lo possono risolvere ma semmai rischiano di peggiorarlo. È importante fare attenzione ai campanelli d’allarme, dati dalle sensazioni di disagio e dai comportamenti anomali.
Inoltre, anche chi non soffre di gravi disturbi ma non vuole impazzire al lavoro, è bene che sappia gestire i propri tempi, concedendosi le pausa necessarie per il riposo, la famiglia e il tempo libero. Anche il tempo fuori dal lavoro è importante e non va trascurato. Lo sport e le attività ludiche sono altrettanto necessari.