Occhiali da star: erano quelli di Steve McQueen

Fa strano parlando di occhiali, dover ora specificare che si tratti di occhiali normali e non smart glasses.

Già, in un mondo tech si ha pensato Mark Zuckerberg (tanto per fare un esempio) a dover sempre specificare di che paia di occhiali si tratti, visti gli smart glasses realizzati da Facebook e Ray-Ban (un marchio controllato da Luxottica). No, in questo caso non si parla nemmeno degli smart glasses di Sonew, quelli con videocamera HD 1080pne registrazione video con fotocamera, dalle piccole lenti di Sicurezza con protezione polarizzata con design sportivo, adatti sia per uomo sia per donna.

Occhiali da star: erano quelli di Steve McQueen
Si torna a parlare di occhiali da sole classici – CrMag.it

E manco dei rivoluzionari Moverio BT-40 di Epson, quelli che offrono un’esperienza ad alta risoluzione e su grande schermo, proiettata nel campo visivo di chi li indossa. Quelli che creano una workstation virtuale, che hanno una USB-C per uno schermo widescreen Full HD 1080p simile a un videoproiettore o a un monitor esterno, com Schermo Full HD 1080p con tecnologia Si-OLED. No, qui si parla di occhiali. Semplicemente occhiali. Al massimo occhiali da star.

Sono quelli che migliaia di adolescenti hanno contribuito a far diventare moda, anche se la Generazione Z, fondamentalmente, non sa chi sia “Steve McQueen”, ma a loro, ragazzi smart, poco importa. Molto più centrato il focus per avere dei semplici occhiali, senza “cose strane” nella montatura, utilizzati da Jacob Elordi, l’attore australiano di Pirati dei Caraibi (e non solo), tanto per intenderci.

Costa meno e dura di più degli smart glasses

Lo scorso anno Elordi è diventato ambassador del TAG Heuer Monaco, un orologio che McQueen rese famoso stracciando la pista in Le Mans, ora è il turno degli occhiali da sole del “King of Cool”. Ossia i Persol 0649 e la sua variante data da un modello pieghevole 0714, il preferito sempre da Steve McQueen, introdotti per la prima volta nel 1957 per proteggere gli occhi dei tranvieri di Torino, la città natale del brand. Il ponte a chiave, la leggendaria freccia e il sistema Meflecto sono i dettagli che hanno saputo trasformare i Persol 649 in un classico senza tempo. Tornato di moda grazie proprio a quelli delle Generazione Z che non sanno minimamente nulla dell’iconico Steve McQueen.

Gli occhiali "classici" durano più della versione smart
Smart glasses o occhiali normali? – CrMag.it

Le lenti da sole che si possono montare nascono da un laboratorio a conduzione familiare a uno dei maggiori produttori italiani di lenti Barberini ha sempre puntato sulle ultime tecnologie al fine di migliorare ogni fase della produzione. Una vera e propria filosofia del lavoro che affonda le proprie radici nella costante ricerca di innovazione e qualità, caratteristiche da sempre in linea anche con i nostri standard.

L’eccezionale esperienza degli artigiani Barberini definisce la qualità della produzione: le lenti realizzate nei loro laboratori sono piccoli capolavori ricchi di dettagli pensati per migliorare la quotidianità di ognuno di noi. Le lenti in vetro Persol Premium by Barberini offrono un’esperienza visiva di altissima qualità. Gli occhiali costano duecento euro e dura molto di più degli smart glasses.

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