“Mi ero atrofizzato..”, la confessione shock del campione italiano che ha sconvolto tutti

Uno dei campioni del Mondo dell’Italia 2006 ha raccontato come è riuscito a uscire dal tunnel della depressione. 

Vivere come un calciatore, tra il lusso, le ricchezze e la bella vita, fa spesso pensare che chi vive in quel mondo lo faccia in un completo stato di felicità. Spesso, però, non è così e sono stati i racconti dei professionisti del pallone sulle difficoltà vissute e periodi, più o meno lunghi, in cui hanno dovuto fare i conti con la depressione.

Depressione calcio
(Foto Web)

Uno dei casi più famosi in Italia è quello di Gianluigi Buffon, storico portiere italiano considerato tra i più forti, se non “il” più forte, al mondo nel suo ruolo. In carriera Super Gigi ha vinto praticamente tutto. Dai primi successi col Parma, agli scudetti e le coppe con la Juventus ai campionati in Francia col PSG, fino alla gioia massima del Mondiale con l’Italia del 2006.

Una bacheca ricchissima di trofei, una biografia strapiena di complimenti ed elogi. Ma Buffon nella sua vita ha dovuto affrontare anche il tunnel della depressione, un problema che lo ha messo faccia a faccia con se stesso e che è riuscito a superare anche prendendo coscienza del suo corpo e della sua mente.

La prima volta che questo mostro lo colpì fu nel febbraio 2004, prima di una partita di campionato contro la Reggina. “Ero bello, ricco e famoso e mi chiedevo perché non fosse successo prima. Perché in quel momento? Perché non dopo?” ha poi raccontato nella sua autobiografia intitolata “Demoni”.

E nel suo libro e in diverse interviste, Buffon ha anche raccontato un particolare aneddoto su come riuscì a uscire dal tunnel della depressione. 

Buffon, il racconto sulla depressione e di come ne è uscito

Buffon ha svelato di essere riuscito a superare, in parte, la depressione durante la visita a un museo; in particolare guardando un quadro di Chagall, noto pittore russo naturalizzato francese che ha dipinto alcune delle opere più famose al mondo.

Stavo vivendo in maniera nichilista la mia vita. Non riuscivo a crearmi degli impulsi che andassero oltre il calcio. Facevo allenamento, tornavo a casa, guardavo la tv, andavo a dormire e poi tutto ricominciava. Sono appassito come persona, mi sono atrofizzato. Sono riuscito a ribaltare le sorti di questa situazione cominciando a dare impulsi nuovi al cervello. Nel giro di un mese sono rifiorito” ha raccontato Buffon.

Gianluigi Buffon
Gianluigi Buffon (Foto Web)

Il portiere campione del Mondo ha poi svelato il momento in cui la sua vita è cambiato ed è riuscito a risollevarsi:Un giorno uscendo di casa passai davanti a una galleria d’arte. Entrai in questa mostra e degli oltre 200 quadri rimasi colpito da tre in particolare. Quello che mi rimase più impresso è “La Passeggiata”. È un’immagine normalissima, per certi aspetti fanciullesca; un disegno che può fare anche tuo figlio. Che però mi ha trasmesso quello di cui avevo bisogno in quel momento: allegria, normalità, mi aveva fatto sorridere. Mi fece capire che nella normalità c’era la felicità”. 

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