Un ex attaccante del Napoli ha fatto una incredibile rivelazione riguardo alla madre scomparsa.
Perdere un familiare è sempre un colpo durissimo. E spostando un simile dolore nell’ambito del calcio, sono in molti i calciatori che hanno perso la bussola dopo la morte di un genitore. Il caso più eclatante è forse quello di Adriano che, una volta scomparso il padre, si è lasciato andato finendo per rovinare la sua carriera sul prato verde.
C’è però anche chi da una simile sofferenza è riuscito a uscirne ancora più forte, come da una battaglia che ne ha forgiato il carattere. Ed è quanto accaduto a Duvan Zapata alla morte della madre Elfa Cely Banguero.
L’attaccante ora all’Atalanta è arrivato in Italia nel 2013, quando dopo essersi messo in mostra con la maglia dell’Estudiantes colpì gli osservatori del Napoli che decisero di acquistarlo per 7 milioni e mezzo. La sua esperienza in azzurro, però, non fu fortunatissima e dopo due anni gli azzurri cominciarono a girarlo in prestito a varie squadre di Serie A.
Prima all’Udinese dove rimase per due stagioni, poi alla Sampdoria dove giocò solo nella stagione 2017-2018. Le sue prestazioni in blucerchiato convinsero l’Atalanta a puntare su di lui e tuttora Zapata veste la maglia nerazzurra. Con la Dea ha superato le 150 presenze segnando oltre 70 gol tra campionato e coppe.
La carriera calcistica dell’attaccante colombiano ha però vacillato quando è venuta a mancare la madre Elfa Cely Banguero, qualche anno prima del suo arriva in Italia.
Duvan Zapata, la morte della madre lo ha aiutato a crescere: la rivelazione dell’attaccante
In una intervista DAZN, in cui si è raccontato dalla sua vita privata a quella calcistica, Duvan Zapata ha raccontato della morte della madre avvenuta nel 2010 e di come gli abbia fatto scattare qualcosa nella testa.
“Ho perso mia madre quando avevo 19 anni. Affrontare quel lutto mi ha aiutato, mi ha reso fortissimo” ha svelato l’attaccante colombiano su come affrontare la perdita di mamma Elfa gli abbia permesso di migliorare.
La donna è stata una personalità importante per la carriera di Zapata, come ha dichiarato lo stesso attaccante: “Nonostante fossi il più bravo del quartiere, nessuno della mia famiglia credeva in me. Nessuno tranne mia madre, è lei che ha insistito nel farmi fare i provini: così è iniziato tutto”.
Grazie a lei allora Duvan è riuscito a diventare un calciatore professionista e affermato. Ed è proprio per questo che la sua scomparsa ha segnato una svolta nella vita dell’attaccante dell’Atalanta.
