Le detrazioni Irpef sono d’aiuto per i contribuenti e le famiglie che possono contare su una riduzione delle loro spese grazie alle agevolazioni fiscali. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
In un periodo come questo, ottenere agevolazioni fiscali è sicuramente utile a molte famiglie e contribuenti. Le detrazioni Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) vengono incontro a coloro che sostengono determinate tipologie di spese, con un riduzione dell’imposta. L’agevolazione viene calcolata partendo da una percentuale sui pagamenti, che poi viene sottratta dal totale della spesa.
![Irpef (crmag.it) 10.01.2023](https://www.crmag.it/wp-content/uploads/2023/01/Irpef-crmag.it-10.01.2023.jpg)
Le detrazioni Irpref sono pari al 19%. Si tratta di una percentuale fissa, che può essere applicata a diverse spese. Per poter usufruire dell’agevolazione è fondamentale che i pagamenti effettuati siano tracciabili. Di seguito, vedremo quali sono i requisiti necessari per poter accedere alla detrazione.
Detrazione Irpef e tracciabilità, le regole del Fisco
La detrazione Irpef può essere applicata solamente ai pagamenti tracciabili, effettuati nel rispetto delle modalità anti-evasione – ossia che possono essere sottoposte a controllo da parte del Fisco. La Legge di Bilancio 2020 ha chiarito le condizioni fondamentali nell’art.1 comma 679. L’agevolazione del 19% è valida solamente se il contribuente sostiene una spesa ricorrendo a “bonifico bancario o postale”.
Sono compresi anche sistemi di pagamento alternativi, che si differenziano dal “versamento in denaro contante”. In questo caso, è importante che il Fisco sia in grado di individuare l’identità di chi ha effettuato il pagamento e che quest’ultimo sia tracciabile. Sono ammessi i pagamenti tramite carte di credito, carte prepagate e bancomat o assegni bancari e circolari.
Inoltre è possibile ottenere la detrazione anche sui pagamenti con moneta elettronica, autorizzati da un’apposita applicazione dello smartphone, la quale prevede l’utilizzo di un codice IBAN e di un numero di cellulare, usati dal contribuente per effettuare transizioni senza la carta di credito (o debito).
I metodi per provare la tracciabilità dei pagamenti
L’elenco non comprende tra i sistemi di pagamento i circuiti di credito commerciale in cui vengono scambiati beni e servizi senza che si faccia ricorso ad uno degli strumenti di pagamento definiti nell’art.23 del D.lgs.n.241/97 (ovvero quello che tratta gli strumenti di pagamento sopra descritti).
![Irpef (Pexels) 10.01.2023 crmag.it](https://www.crmag.it/wp-content/uploads/2023/01/Irpef-Pexels-10.01.2023-crmag.it_.jpg)
Il contribuente può usare diversi metodi per provare la tracciabilità delle sue transizioni. Per esempio, può presentare fatture, documenti commerciali o ricevute fiscali emanate dall’attività che ha ricevuto il pagamento. Ma anche estratti conto, copie del bollettino postale e dei pagamenti eseguiti con PagoPa, ricevute del bancomat o della carta di credito e MAV.
Ciò che conta, per richiedere una detrazione Irpef, è che esista una prova dei pagamenti. La tracciabilità è la regola fondamentale per il Fisco: solamente in questo modo può evitare i casi di evasione fiscale.