Osteoporosi, il killer è nell’aria | Come difendersi: le scoperte della ricerca

L’osteoporosi può mettere a dura prova la nostra salute, soprattutto quelle delle donne. Ecco come ci si può difendere secondo la ricerca.

L’osteoporosi è una patologia che si sviluppa tendenzialmente dopo i 65 anni d’età e che indebolisce le ossa, rendendole fragili e più soggette a fratture. Si sviluppa lentamente nell’arco di diversi anni ma spesso viene diagnosticata solo dopo una caduta improvvisa che provoca la frattura di un osso. Le ossa più facilmente soggette a rottura in questi casi sono i polsi, le braccia e le anche, ma anche le vertebre dorsali possono correre seri rischi.

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Osteoporosi: i fattori di rischio e come difendersi al meglio – crmag

Sebbene un osso rotto sia spesso il primo segno di osteoporosi, alcune persone anziane sviluppano anche la caratteristica postura curva (piegata in avanti). Nei casi più gravi di osteoporosi, anche un semplice colpo di tosse o starnuto possono causare una costola rotta o a microfratture molto dolorose. Ma come difendersi da questa malattia così invalidante?

Osteoporosi: come difendersi

Uno studio portato avanti dal Barcelona Institute for Global Health ha rivelato che lo smog aumenta le probabilità di sviluppare osteoporosi andando avanti con l’età. Lo studio si è focalizzato sull’analisi di 3700 persone indiane (soprattutto donne) e si è scoperto che i casi di osteoporosi diminuivano in zone in cui l’aria era più pulita.

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Osteoporosi, lo smog tra i principali fattori di rischio. Ma non solo – crmag

Proteggersi dallo smog, però, è praticamente impossibile, soprattutto per chi vive in città. Secondo gli esperti, però, andrebbe il più possibile ridotta l’esposizione alle polveri sottili. Sebbene non si possa fare niente per proteggersi dall’inquinamento ambientale, ci sono alcuni accorgimenti molto validi che possono proteggerci non solo dall’osteoporosi ma anche dai tumori e da altre malattie.

La regola numero è sempre la stessa: mangiare sano e fare esercizio fisico. Bisogna assicurarsi, inoltre, di di assumere abbastanza calcio e vitamina D, fondamentali per la salute delle ossa. In alcuni casi, il tuo medico potrebbe anche consigliarti di assumere qualche integratore. Per il trattamento dell’osteoporosi vengono anche somministrati alcuni farmaci.

I bifosfonati, ad esempio, rallentano la velocità con cui le ossa “invecchiano”. Mantengono, quindi, la densità ossea riducendo il rischio di fratture. Vengono somministrati sotto forma di compresse, liquidi da ingerire o iniezione. Esistono inoltre i SERM, medicinali che hanno un effetto sull’osso simile a quello degli estrogeni (che con l’età tendono a diminuire). Aiutano a mantenere la densità ossea e riducono il rischio di fratture, in particolare della colonna vertebrale. Il Raloxifene è l’unico tipo di SERM disponibile per il trattamento dell’osteoporosi ed è consigliato solo alle donne, dopo la menopausa.

È stato dimostrato, inoltre, che la terapia ormonale sostitutiva mantiene le ossa forti e riduce il rischio di contrarre l’osteoporosi. Se hai già l’osteoporosi, può rafforzare le tue ossa e ridurre il rischio di fratture con questa terapia.

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