Ansia: scopri subito se hai un vero disturbo e non rischiare | Patologica oppure no

Provare ansia in alcuni periodi e situazioni della nostra vita può essere quasi naturale, specialmente se si deve prendere una decisione importante. È fondamentale però non sottovalutare il problema se questo stato d’animo diventa ripetuto.

Essere completamente liberi e disinteressati dai giudizi altrui nella società di oggi, che vuole da noi risultati sempre più importanti, non è semplice. Anche chi è all’apparenza sicuro di sé può infatti alla lunga ritrovarsi stanco e sfiduciato in alcune occasioni, soprattutto per timore di deludere gli affetti più cari. Situazioni come queste possono inevitabilmente generare ansia, stato d’animo che per alcuni è quasi una costante, ma che non dovrebbe essere sottovalutato.

Ansia - CrMag.it
Ansia – CrMag.it

La situazione può inevitabilmente peggiorare nel momento in cui questa sensazione diventa frequente e può arrivare a provocare anche disagi fisici. In molti casi, infatti, questo è associato a sintomi quali nausea, mal di stomaco, inappetenza o aumento dell’appetito e difficoltà ad addormentarsi.

Ansia: è davvero un problema diffuso

Si sentono spesso persone che dichiarano di soffrire di ansia, ma troppo spesso si tende a sottovalutare il problema, come se fosse un’idea del diretto interessato. In realtà, si tratta di un disturbo che riguarda molti e che spesso può trasformarsi in una patologia vera e propria, al punto tale da diventare invalidante.

Nei casi più gravi questa si trasforma in una sorta di “paura di avere paura”, che si verifica soprattutto quando si deve prendere una decisione importante o quando si è chiamati ad affrontare una prova da cui può dipendere il futuro. L’etimologia del termine permette di avere un’idea più precisa di cosa comporti: “ansia” deriva dal latino angĕre, che significa stringere, in riferimento al senso di quasi oppressine che si riscontra alla testa se si pensa a qualcosa a cui si tiene.

È necessario comunque distinguere tra due differenti situazioni per capire se davvero la situazione stia precipitando: ansia normale e ansia patologica. La prima è quella che vivono molti di noi, che si verifica quando si rivolge a uno stimolo esistente in condizioni difficili e insuali, come accade ad esempio quando si deve affrontare un esame o un colloquio di lavoro importanti e si teme un rifiuto. La seconda, invece, porta l’individuo a sentirsi inadeguato e puo portare alla comparsa anche di sintomi fisici spiacevoli. In quest’ultimo caso lo stato d’animo diventa quasi costante, al punto tale da arrivare a preoccuparsi se non ci si sente preoccupati.

Quando è necessario preoccuparsi

Non può che venire spontaneo farsi una domanda; ci sono situazioni in cui l’ansia si trasforma in una vera patologia ed è necessario correre ai ripari? È il caso, ad esempio, delle situazioni in cui si  sente in ansia senza che ci sia un’apparente ragione, come accade quando si ha paura del futuro che ci attende perché si pensa di non sapere affrontare eventuali difficoltà.

ansia donna affaticata
Sopportare l’ansia a volte è tutt’altro che semplice – Foto | Crmag.it

Nei casi più gravi è l’organismo a mettere in atto dei neccanismi di difesa: questo accade quando si decide per paura di rifiutare un appuntamento o un colloquio di lavoro e non “correre il rischio” di capire in prima persona come le cose sarebbero andate. Se si arriva a questo punto sarebbe bene chiedere l’aiuto di uno specialista, con cui iniziare un percorso di recupero utile anche a guardare dentro se stesso.

Il primo passo da compiere sarebbe la psicoterapia, ma non mancano le situazioni in cui è il medico stesso a consigliare una serie di psicofarmaci, utili a calmare epsodi quali tachicardia e difficoltà ad addormentarsi. È però fondamentale affidarsi a lui per la scelta di quello più adatto, oltre che per il dosaggio. Non farlo potrebbe portare ad altri effetti collaterali sgradevoli.

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