Perché siamo pigri? La scienza dà finalmente la risposta

Come mai si è pigri e a che cosa si deve tale atteggiamento? Ecco che cosa dice la scienza in proposito e quali sono i comportamenti più frequenti 

La pigrizia, come tutti la intendiamo, corrisponde un po’ alla voglia di non fare nulla. Di solito, l’essere pigri è inteso come essere riluttanti nel compiere un’azione, ma per gli esperti, le cose non stanno così.

Perché si è pigri? Cosa dice la scienza
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Per loro, infatti, la pigrizia non esiste, è solo un concedersi tempo per sé. E anzi, per gli esperti è un’abitudine che fa bene. Alcuni psicologi, dunque, non la considererebbero un disturbo. Ma allora, che cos’è veramente la pigrizia? I biologi ritengono che l’essere pigri sia una reazione normale, in quanto anche gli animali passano molto tempo a non far nulla di che. Gli esseri umani, nella loro evoluzione, hanno fatto in modo da sprecare meno energia e focalizzarsi sulle ricompense, i cosiddetti piaceri immediati. Quindi, qualunque atteggiamento che non implica una gratificazione immediata è considerato dal nostro cervello, inutile.

Pigrizia: che cos’è e perché si sviluppa

La pigrizia, per prima cosa, ha a che fare con una volontà davvero molto debole. I ricercatori hanno infatti scoperto che chi non ha molta volontà avrebbe i valori di dopamina squilibrati in certe aree del cervello. Per gli esperti, nella maggior parte dei casi, più che di pigrizia si tratta di valutare in modo sbagliato la situazione. Magari, ad esempio, si inizia più tardi un determinato lavoro perché pensando a un futuro lontano, pensiamo che avremmo più tempo libero. Il punto sta nel procrastinare un’azione perché si è convinti di avere tutto il tempo a disposizione per svolgerla. E quindi rimandano di iscriversi in palestra, a un corso, andare a prendere il caffèp con tizio o caio, ecc.

Ma quali altre convinzioni alla base dell’essere pigri? Magari si è convinti di non saper far nulla, oppure c’è gente che ha bisogno di essere stimata per credere di saper fare qualcosa, magari dai familiari o da amici, partner ecc.

Pigrizia: che cos'è e perché si è così
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Ergo, per contrastare la pigrizia c’è bisogno di una forte motivazione e di autostima, perché senza autostima l’essere umano non si autodisciplina, e quindi non compie quella serie di azioni che portano a raggiungere lo scopo che ci si era prefissi. Altro fattore di pigrizia, è la paura di fallire, e quindi per il pigro, tanto vale non cominciare neanche.

C’è chi la pensa, sulla pigrizia, in modo opposto. Riposare e stare un po’ senza far nulla fa bene, consente di dare un po’ di respiro alla nostra mente. Ad esempio, lo psicologo Devon Price, che insegna all’Università Loyola di Chicago, ha detto che «siamo condizionati da un sistema di credenze, che io chiamo “la bugia della pigrizia”. Se vediamo qualcuno che non sta facendo abbastanza in base al nostro standard, lo bolliamo come pigro. Dovremmo invece smetterla di chiederci continuamente “devo fare qualcosa?”. Sarebbe molto più salutare cominciare a domandarci: “Ho bisogno di una pausa?”».

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