Allerta alimentare, ritirato dai supermercati lo snack del famoso marchio

E’ scattata una vera e propria allerta alimentare in Italia, massima attenzione a quello che acquistate al supermercato. Uno snack appetitoso è stato ritirato per i problemi che può causare a chi lo mangia.

Prestare attenzione a quello che si mette sulle nostre tavole è fondamentale. Soddisfare i propri gusti culinari è certamente fondamentale, ma non è l’unico aspetto a cui si deve prestare attenzione.

carrello supermercato allerta alimentare
Carrello supermercato – Foto | Pixabay

E’ altrettanto importante evitare, o quanto meno ridurre, quelli che vengono definiti “cibi spazzatura”, che possono essere certamente appetitosi, ma che a lungo andare non fanno bene alla nostra salute. Recentemente in Italia è scattata una vera e propria allerta alimentare di cui tutti dovrebbero essere a conoscenza. Massima attenzione se si è acquistato questo prodotto incriminato.

Allerta alimentare in Italia: attenzione a quello che acquisti

Comprare cibi salutari al supermercato è inevitabile, ma molti non riescono a fare a meno di acquistare anche qualcosa che può risultare allettante quando si a un piccolo buco allo stomaco da colmare. In questi casi diventano particolarmente utili gli snack, che risultano essere appetitosi, al punto tale da mangiarne uno dietro l’altro.

Uno di questi, però, può causare pericoli da non sottovalutare se lo si mangia. Si tratta delle gallette di riso, finite al centro di un’allerta alimentare, che sta preoccupando molti consumatori.

Molti le mettono nel carrello della spesa come sostituto del pane e decidono di mangiarle quando hanno la necessità di iniziare una dieta, pensando che abbiano meno calorie e che causino meno gonfiore addominale rispetto al pane.

Ma è davvero così o è solo una credenza popolare? Queste sono apprezzabili per i loro valori nutrizionali: hanno infatti una scarsa quantità di grassi e proteine, oltre ad avere fibre e una ridotta quantità di vitamine. In America sono davveor diffusissime, al punto tale essere utilizzate anche come accompagnamento a verdure e secondi piatti.

Anche in questo caso chi ne è ghiotto dovrebbe fare attenzione a non eccedere nella quantità. Può capitare infatti di finire per mangiarne una dietro l’altra pensando che non sia un grave danno per il fisico, senza pensare che questa non sia propriamente la scelta migliore. Non c’è comunque un numero prefissato di gallette da mangiare durante il giorno, visto che molto dipende dal modo in cui vengono abbinate al resto dell’alimentazione e al tipo di dispendio energetico di ognuno.

Queste andrebbero comunque considerate in sostituzione del pane e non di eventuali patatine o snack, che andrebbero eliminati quasi del tutto dal regime nutrizionale di ognuno.

Attenzione a quelle presenti sul mercato

Anche nel caso delle gallette di riso, come per la maggior parte degli altri prodotti alimentari, ne sono presenti di vari marchi. Uno di questi, però, è stato recentemente ritirato proprio perché può comportare problemi in chi lo dovesse assumere.

Chi dovesse averlo acquistato dovrebbe quindi essere a conoscenza del rischio ed evitare di mangiarle. Il riferimento è a quelle del brand “Carrefour Bio” nella versione da 200 grammi, dove potrebbe esserci la presenza di microtossine. A lanciare l’allarme il Ministero della Salute. È bene quindi fare attenzione a cosa si è messo nel carrello della spesa.

Gallette di riso carrefour (foto web)
Gallette di riso carrefour (foto web)

Nel frattempo, il produttore, Continental Bakeries -Granco Sa, con sede a Enghien in Belgio, ha già ordinato il ritiro dal commercio per i lotti considerati incriminati, R22159A e R22160A con scadenza 9-10/6/2023.

Chi dovesse rendersi conto di avere alcuni dei prodotti incriminati dovrebbe quindi agire con cautela e verificare il lotto: “Chi ha acquistato confezioni appartenenti ai lotti indicati dovrebbe evitare di mangiarli e riportarli nel punto vendita di acquisto per sostituzione o rimborso – si legge nella nota ministeriale –. Problemi di salute possono però verificarsi solo nel caso in cui si dovessero consumare alimenti con un’elevata quantità di microtossine”.

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