La grande fuga da Twitter spaventa Elon Musk | Ecco il nuovo social già scaricato da tutti

L’arrivo di Elon Musk ha suscitato molte perplessità: si teme l’aumento della disinformazione. E il reintegro di profili come quelli di Trump

Dopo la formalizzazione dell’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, diversi utenti si interrogano sul futuro della piattaforma. Tanto che spunta sul social l’hashtag #Twittermigration. Il rischio, concreto, è una vera e propria fuga di massa. Ecco dove stanno andando e dove andranno gli utenti.

Twitter (web source) 10.11.2022 crmag
Twitter (web source)

In attesa di capire come Twitter cambierà dopo l’acquisto di Elon Musk, soprattutto sotto il punto di vista della moderazione dei contenuti, alcuni utenti iniziano a mettere in atto un piano B aprendo profili alternativi su altri social.

Gli utenti, infatti, stanno pensando a una sorta di piano B nel caso in cui la piattaforma cambiasse e si moltiplicassero contenuti d’odio e violenza. Il timore di molti utenti è che su Twitter – se davvero Musk consentisse qualsiasi contenuto e riammettesse persone bannate come Trump, come ha detto – il linguaggio diventerà sempre più abrasivo rendendo la piattaforma inospitale. Sotto questo punto di vista il patron di Tesla e Space X ha rassicurato dicendo che creerà un consiglio di moderazione dei contenuti. Sulla falsa riga dell’Oversight board di Facebook. E nessuna decisione importante avverrà prima che sarà convocato. Ma le perplessità restano, considerati i gesti clamorosi a cui ha abituato Musk.

L’arrivo di Elon Musk ha però suscitato perplessità. Alcuni utenti accademici temono un aumento della disinformazione, anche per effetto dei licenziamenti che potrebbero ridurre il numero di persone dedicate al contrasto delle fake news. Mentre altri sospettano che la libertà di parola tanto sbandierata dal magnate possa tradursi in toni più offensivi e discriminatori sul social network. Soprattutto nei confronti di donne e persone di colore.

C’è poi chi si dice infastidito dalla possibile introduzione di servizi a pagamento. Come per la spunta blu degli account verificati. E sostiene che il social network dovrebbe rimanere completamente gratuito. Col passare dei giorni sono dunque comparsi in tendenza hashtag come #GoodbyeTwitter e #TwitterMigration.

Il social che sostituirà Twitter

In pole position ci sono la chat Discord, inizialmente usata dai videogamers, e Mastodon, una piattaforma più simile a Twitter e che si autidefinisce più “etica” in quanto non traccia gli utenti ai fini pubblicitari. In particolare sembra più Mastodon a beneficiare delle perplessità degli utenti di Twitter. Secondo il Ceo Eugen Rochko – come riporta Wired Usa – tra il 20 e il 27 ottobre si sono iscritte 18mila persone.

Al 28 ottobre la piattaforma ha 381.113 utenti attivi. Molti utenti che hanno twittato utilizzando l’hashtag #TwitterMigration hanno affermato di non essere pronte ad abbandonare completamente Twitter, ma di aver creato un profilo Mastodon in previsione di cambiamenti radicali. Alcuni utenti che fanno parte delle comunità accademiche o tecnologiche, su Twitter hanno già iniziato ad aggiungere i nuovi profili Mastodon nelle loro biografie.

In particolare sembra sia Mastodon la preferita dagli utenti. Il social fondato nel 2016 dal giovane tedesco Eugen Rochko si presenta come “l’alternativa etica a Twitter” poichè non ha pubblicità e profilazione degli utenti. L’aspetto è quello di un microblog in stile Twitter, con un limite di 500 caratteri ed è decentralizzato – novità che anche Musk potrebbe introdurre in futuro – poichè non si appoggia ad un server centrale, ma su una rete di “nodi” collegati, tanto da definirsi anche come “social network federato”. E soprattutto è interamente guidato dalla sua community, che controlla e segnala i post che violano le regole di utilizzo.

Secondo il Ceo Rochko – come riporta il sito specializzato Wired Usa – tra il 20 e il 27 ottobre a Mastodon si sono iscritte 18mila persone. Al 28 ottobre la piattaforma ha 381.113 utenti attivi. Alcuni utenti che fanno parte delle comunità accademiche o tecnologiche, hanno già iniziato ad aggiungere su Twitter i nuovi profili Mastodon nelle loro biografie.

Negli corso degli anni, Twitter è diventato uno strumento utilizzato da molti scienziati per confrontarsi e dialogare con colleghi, esperti di altri settori, giornalisti e il pubblico in generale. Lo si è visto soprattutto durante la pandemia di Covid-19, quando i ‘cinguettii’ di ricercatori da tutto il mondo annunciavano importanti scoperte sul virus e favorivano la nascita di nuove collaborazioni scientifiche.

Mastodon (web source) 10.11.2022 crmag
La grande fuga da Twitter su Mastodon (web source)

Mentre molte persone che hanno utilizzato l’hashtag #TwitterMigration hanno affermato di non essere pronti ad abbandonare completamente Twitter, ma di aver creato un profilo Mastodon in previsione di cambiamenti radicali.  Discord è l’altra alternativa a Twitter: è una chat diventata popolare tra i videogiocatori, permette di comunicare con videochiamate e messaggistica istantanea in privato o in gruppi oppure di condividere post attraverso “server”, che mettono in connessione gli utenti su argomenti specifici.

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