I prezzi della benzina rischiano di salire drasticamente. L’allarme del Codacons è chiaro e milioni di italiani stanno facendo il pieno ora.
Abbiamo imparato, con il tempo, a renderci conto di come avere un’automobile sia molto comodo, ma anche molto costoso. Soprattutto nell’ultimo periodo storico, per colpa della guerra, i prezzi del carburante hanno subito costanti e perpetue oscillazioni. Quasi sempre a salire.
Il motivo, come ovvio, è legato alla presenza della maggior parte dei pozzi di petrolio nelle zone della Russia che oggi non sono propriamente inclini a tenere rapporti con l’Europa e con il resto del mondo. Così, il fatto che il prezzo della benzina sia in procinto di salire – di nuovo – se da un lato non ci stupisce particolarmente, dall’altro ci fa capire come la situazione non sia per niente facile. Questa volta però a lanciare l’allarme sul costo del carburante è il Codacons che ha annunciato che i rincari in alcuni casi porteranno la benzina a sfiorare i 2 euro al litro e quindi è importante fare il pieno prima che diventi concreto.
Spesso abbiamo sentito i telegiornali millantare il fatto che si sarebbe superata la soglia psicologica dei 2 euro al litro di carburante. In quest’ultimo periodo però ci eravamo fermati intorno all’1.7 euro al litro e, sebbene non sia poco, ormai ci eravamo quasi abituati. Peccato che il Codacons ora abbia lanciato l’allarme che potrebbe esserci un +6% per un pieno di benzina e altrettanto sul diesel. Come ovvio il consiglio è solo uno: fare rifornimento adesso e sperare che i prezzi poi scendano prima di fare nuovamente il pieno.
Oggi le medie dei prezzi che sono state comunicate dai gestori all’Osservatorio dei Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico su circa 18 mila impianti sono:
Questi aumenti dei prezzi della benzina, se dovessero concretizzarsi proprio in concomitanza con il weekend di Pasqua e Pasquetta rischiano di dare un brutto colpo all’economia. Non solo in termini di viaggi in auto. Si tratta infatti di un effetto a catena. Se da un lato ci sono state già svariate cancellazioni di viaggi in questo periodo per via dei rincari negli alberghi e nei ristoranti, se ora aumenta anche la benzina, la voglia di spostarsi, ovviamente, diminuisce.