Russare è pericoloso, se lo fai anche tu corri dal dottore: ecco cosa stai rischiando

Molti di noi non riescono a fare a meno di russare quando dormono. Al di là del disagio per chi ci sta vicino, si tratta di un disturbo che non va assolutamente sottovalutato.  

Gran parte della nostra vita la trascorriamo dormendo, e tutti sappiamo quanto sia importante un buon sonno per il nostro equilibrio psico-fisico e il nostro benessere in generale. Dormire male, infatti, può causare danni anche molto gravi alla salute. Un corretto riposo è il miglior metodo per recuperare le energie, e quando viene a mancare possono innescarsi conseguenze patologiche e comportamentali piuttosto serie.

Russare - CrMag.it
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Complice lo stile di vita dei nostri tempi, sono molte le persone affette da disturbi del sonno, e chi soffre di roncopatia complicata da apnee notturne (momenti in cui non si respira mentre si russa) presenta un rischio elevato di contrarre ipertensione, decadimento cognitivo, indebolimento della difese immunitarie, malattie cardiovascolari, ictus, e nei casi più estremi la morte improvvisa.

Le insidie nascoste dietro al “vizio” di russare

La roncopatia è sicuramente il disturbo del sonno più comune e per questo motivo è sin troppo spesso sottovalutata. Il russamento è dovuto a un difficoltoso passaggio dell’aria attraverso le prime vie aeree: di qui la vibrazione dei tessuti molli compresi tra il palato, la lingua e la faringe. Per risolvere o almeno attenuare il problema occorre innanzitutto adottare alcuni accorgimenti quali diminuire di peso, dormire su un fianco, evitare di bere alcolici prima di andare a letto, non coricarsi subito dopo aver mangiato.

Russare - CrMag.it
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Nei casi medio-gravi la sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno (Osas) può essere trattata con l’uso notturno di una mascherina che insuffla dell’aria nella cavità orale in modo da forzare i blocchi ostruttivi, rimedio che però non sempre è ben accetto dai pazienti, che lo trovano scomodo e poco pratico. Ma il 50 % delle roncopatie associate a Osas può essere risolto usando un apparecchio anti russamento notturno chiamato MAD (mandibular advancement device) applicabile ai denti.

In situazioni più complesse si deve invece ricorrere a un erogatore continuo a pressione di aria “CPAP” notturno o a interventi chirurgici specifici come quello per ridurre la base della lingua in zona posteriore, o ancora alla UVPP (uvulo faringo palato plastica), che consiste nella rimozione chirurgica tradizionale o con il laser dell’ugola e di parte del velo pendulo del palato. Vale sempre il vecchio consiglio: prevenire è meglio che curare.

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